Arrivati ad un terzo di campionato, potremmo per una volta farci suggerire qualche spunto dai numeri.
Il primo è 10. Come i punti che il Milan ha in meno in classifica rispetto a un anno fa. Come i punti che l'Inter invece ha in più. Come i gol che la Juventus ha segnato in due partite dopo la sconfitta contro l'Inter che l'avrebbe potuta tramortire.
Poi viene l'11. Sono i punti in più della Fiorentina, frutto di una rivoluzione di mercato in piena regola e dell'eccellente assemblaggio di Montella. Vincere oggi sul campo del Milan non è un'impresa di per sè. Lo è riuscirci con quella personalità dovendo rinunciare al suo miglior giocatore, che è poi anche l'unico attaccante di qualità.
12 sono le sconfitte consecutive di Sampdoria e Genoa messe assieme, 7 del Doria e 5 del Zena. Non sono uno statistico, ma credo proprio si tratti di un record assoluto. Che non potrà essere superato la prossima domenica solo perchè si gioca il derby e non possono perdere entrambe.
Se poi arriviamo ai numeri alti, sono 76 i gol segnati da Messi nell'anno solare. Uno in più di Pelè nel 1958, quando il brasiliano non aveva che 18 anni. E non è ancora record assoluto, perchè Gerd Muller nel 1973 arrivò a segnarne 85. Da qui a Natale il Barca giocherà altre 8 partite tra campionato e coppa. Se Leo continua a star bene non è detta l'ultima parola, accidenti a chi me l'ha oscurato.